CLIL in un seminario all’Universita’ della Calabria
Venerdì, Febbraio 29th, 2008
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Sui portali scolastici in rete ho trovato oggi l’annuncio di un interessantissimo seminario, organizzato dall’AND (Associazione nazionale Docenti) sul CLIL (Content and Language Integrated Learning), vale a dire su un aspetto compiutamente definito di cio’ che a Bolzano viene solitamente chiamato insegnamento veicolare delle lingue.
Il seminario si svolgera’ presso l’Università della Calabria il 12 marzo 2008, per tutta la giornata.
Il programma dell’incontro prevede anche dei workshops che illustreranno esperienze prevalentemente realizzate nelle scuole della Calabria o presso la stessa Università della Calabria. Cito, ad esempio il workshop: “CLIL e competenze digitali” di Salvatore Napoli, supervisore di scienze della formazione e il workshop “CLIL: scientific concepts and comunicative competence” di Y.L. Teresa Ting della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università della Calabria.
Tra le esperienze scolastich, Volcanoes – via concept rather than facts”, illustrata da Teresa America Oliva della Scuola Media di San Lucido e Maria Rosaria Sorrentino della Scuola Media Statale di Montalto Scalo.L’iniziativa mi ha fatto riflettere sul fatto che cose del genere a Bolzano non vengono realizzate: non ricordo sia stato mai organizzato un incontro specificamente centrato sul CLIL. Non è nemmeno mai stato indagato il rapporto fra Università e scuola in tema di apprendimento veicolare delle lingue e questo nonostante in provincia di Bolzano il CLIL stia alla base di molte esperienze nella didattica della seconda lingua.
Dulcis in fundo, ho scoperto anche che il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria della Libera Università di Bolzano, non prevede a tutt’oggi nemmeno un corso o un laboratorio sulla didattica della seconda lingua (italiano o tedesco che sia).
In rete ho trovato il piano degli esami previsto nel quadriennio nella sezione in lingua italiana del corso di laurea in scienze della formazione: ci sono esami di didattica delle lingue straniere (qual è l’inglese per esempio, anche se meglio sarebbe chiamarlo “lingua comunitaria”), il programma di esame del relativo laboratorio, perfino un esame di didattica della lingua madre, ma neanche l’ombra almeno di un laboratorio sulla didattica di L2, cioè della seconda lingua di un territorio in cui due lingue sono di uso corrente e non una straniera all’altra.Gli insegnanti che si laureano in Scienze della formazione a Bolzano/Bressanone sono pienamente abilitati ad insegnare sia in prima che in seconda lingua, ma nella loro formazione iniziale la didattica della seconda lingua non viene considerata, non vale neanche un credito.
Tutta un’altra cosa all’Universita’ della Calabria, dove l’insegnamento di contenuti in lingua veicolare interessa direttamente le diverse facoltà scientifiche.