Archive for Gennaio, 2009

Dichiarazioni programmatiche a confronto

Sabato, Gennaio 10th, 2009

E’ comparso finalmente in rete il programma di coalizione per la XIV legislatura della nuova Giunta provinciale di Bolzano.

Tento subito un primo sommario confronto con il precedente programma per quanto riguarda le politiche linguistiche, evidenziando in rosso i copia/incolla e in verde i concetti simili espressi in forma leggermente diversa.

Il documento di raffronto si trova in questo file pdf.

In estrema sintesi il mio primo giudizio è questo: uso prevalente del copia incolla (=continuiamo con l’andazzo di prima); molti omissis; alcune precisazioni restrittive; due elementi nuovi: le politiche degli spazi scolastici e il riferimento a modelli innovativi.
Con l’occasione ho aperto  su Facebook  il gruppo Discutiamo le politiche linguistiche della provincia di Bolzano

Il Rauzi-pensiero

Mercoledì, Gennaio 7th, 2009

Bruna Rauzi, ex Sovrintendente Scolastica di Bolzano, in pensione da oggi, non ha mancato di esternare il proprio pensiero in una intervista al quotidiano Alto Adige. Ecco i punti salienti del Rauzi-pensiero, per quanto riguarda la scuola bilingue:

“Sovrintendente Rauzi, com’è cambiata la scuola altoatesina in questi anni?
Ci sono stati almeno due momenti storici. Il primo è quello del 1996, con il passaggio delle competenze sulla scuola alla Provincia. Oltre a portare qui le competenze, abbiamo creato una scuola autonoma, precorrendo i tempi sul federalismo. Poi c’è stato il 2000, con la legge sull’autonomia della scuola e dei singoli istituti.
Un’autonomia che secondo alcuni permetterebbe alle singole scuole di partire con l’immersione…
L’apprendimento della seconda lingua è sempre stato il nostro grande problema. Abbiamo continuato a lavorarci. Nel 1994 abbiamo rivisto i programmi di insegnamento che risalivano ancora al 1978. Nel 1996 abbiamo approvato la norma di attuazione. Poi c’è stato l’intermezzo della scuola trilingue. Oggi sono convinta che le ore di seconda lingua nelle scuole elementari e nelle medie sono più che sufficienti. Quello su cui dobbiamo davvero puntare è il bilinguismo precoce. Lo studio sui dieci anni di sperimentazione del bilinguismo precoce negli asili italiani è stato pubblicato proprio in queste settimane e certifica che il metodo funziona. E allora perché non estenderlo a tutte le scuole dell’infanzia?
E l’immersione o, come si dice oggi, l’uso veicolare della seconda lingua?
Le lingue si imparano attraverso le emozioni e le esperienze di vita, non attraverso le materie. Per questo dico che è fondamentale puntare sul bilinguismo precoce, è l’infanzia il periodo chiave per l’apprendimento. Però la scuola non può fare tutto da sola: devono muoversi anche i genitori.”

Sconcertante, in questa intervista, l’idea - tutta di Bruna Rauzi - che sia inessenziale puntare sull’ insegnamento veicolare delle lingue attraverso le materie (CLIL), come oggi si accinge a fare tutta l’Europa, ma che la vera innovazione consista nel lavorare in maniera innovativa soltanto nelle sole scuole dell’infanzia. Se questo è stato il filo conduttore dell’azione di Bruna Rauzi nei sedici anni in cui è stata a capo della scuola italina della provincia di Bolzano, allora si comprende perchè a tutt’oggi non esista ancora a Bolzano una vera scuola bilingue. I divieti della politica sono probabilmente un alibi, in realtà è il mondo della scuola di Bolzano che non ha voluto l’innovazione linguistica.

La norma di attuazione di Tommasini

Martedì, Gennaio 6th, 2009

Christian Tommasini

Christian Tommasini, nuovo Assessore provinciale all’istruzione di Bolzano, prende posizione con una dichiarazione al quotidiano Alto Adige del 5 gennaio 2009 sul tema dell’equiparazione delle certificazioni linguistiche europee al patentino di bilinguismo che al momento in provincia rappresenta la sola forma di certificazione delle competenze linguistiche. nell’italiano e nel tedesco.Dice Tommasini: “… a proposito di norme di attuazione, ritengo molto più urgente arrivare finalmente all’approvazione di quella relativa ai titoli equipollenti del patentino di bilinguismo”. E il quotidiano commenta: “È passato ormai un anno da quando la commissione dei Sei (della quale lo stesso Tommasini è membro) ha approvato la norma di attuazione. Ora spetta al consiglio dei ministri emanare il relativo decreto, ma da tempo tutto è fermo e lo stesso Durnwalder se ne è lamentato più volte, anche perché l’Unione Europea continua a premere affinché al patentino di bilinguismo vengano affiancati anche altri esami che possano attestare la conoscenza della seconda lingua.”

In realtà la proposta di norma di attuazione è stata approvata dalla Commissione dei SEI otto mesi fa, precisamente nell’aprile 2008, Della questione si è parlato in dettaglio su questo blog: http://www.gebi.bz.it/bilinguismo/?p=76