Riforma della scuola e bilinguismo

“Per uno scenario riforma del sistema educativo e formativo della provincia di Bolzano” è il titolo del convegno organizzato dall’Istituto Pedagogico il 23 marzo 2006 nell’aula magna del Liceo Scientifico “Torricelli” di Bolzano.

Il tavolo dei relatori al Convegno sulla riforma organizato dall'Istituto Pedagogico

Si è trattato di un approfondimento delle tematiche riguardanti la riforma.

Il bilinguismo ha un posto rilevante fra i grandi temi della riforma, se solo proviamo a considerare il deficit di conoscenza della seconda lingua degli studenti delle scuole italiane della provincia di Bolzano, rilevato sia dai ricercatori che dalla comune sensibilità.

La mia proposta è che la riforma della scuola in Alto Adige preveda che le scuole in lingua italiana possano applicare, in autonomia, il modello dell’immersione linguistica.
Per raggiungere tale obiettivo, in primo luogo la riforma dovrebbe considerare le compatibilità con il sistema scolastico previsto dall’articolo 19 dello Statuto di autonomia per il Trentino Alto Adige.

A mio parere non è necessaria una preventiva modifica dell’articolo 19, tenendo presente che l’ordimento scolastico, che differenzia, anche amministrativamente, le scuole in lingua italiana, in lingua tedesca e delle località ladine dell’Alto Adige, resterebbe inalterato. In altri termini, l’immersione linguistica in Alto Adige non prefigura un ordinamento della scuola alternativo, perchè non prevede un unico tipo di scuola sostitutivo degli attuali tre.

Come si colloca l'immersione linguistica nel sistema scolastico dell'Alto Adige
il sistema scolastico dellAlto Adige e l’immersione linguistica –> ingrandisci

Ciò significa che il concetto di scuola mista non rientra nel modello dell’immersione linguistica.

Se, tuttavia, nell’approfondimento della questione, dovessero emergere problematiche giuridiche insormontabili nel coniugare immersione linguistica e Statuto di Autonomia, sarebbe necessario porre mano preventivamente al testo dell’articolo 19 dello Statuto, con la stesura di un nuovo testo condiviso dai tre gruppi linguistici. La riscrittura dell’articolo 19 risulta essere già nell’agenda di più parti politiche ed è richiesta, in via generale e per esigenze di ammodernamento del testo, anche da tecnici e amministratori della scuola.

Nella scenario della riforma l’immersione linguistica nella scuola italiana dovrebbe avere questi caratteri:

  • prevedere l’uso veicolare della seconda lingua nelle discipline per almeno il 50 per cento del monte ore;
  • prevedere un avvio precoce alle scuole materne e un programma di intervento progettato per tutto il percorso dela scuola dell’obbligo, senza discontinuità;
  • prevedere la trattazione veicolare di contenuti anche in lingua3 (inglese)
  • dare il massimo rilievo alla libertà di scelta dei genitori nell’iscrivere i propri figli: i genitori devono poter sempre scegliere fra sezioni ad immersione e sezioni “tradizionali”;
  • prevedere reti fra scuole dei diversi gruppi linguistici per le questioni didattiche, di formazione e di utilizzo del personale insegnante;
  • prevedere la necessità di un rapporto stretto fra scuole ed enti territoriali, associazioni, per la pianificazione di un uso sociale della seconda lingua;
  • prevedere l’intervento di Università e Istituti di ricerca nel monitoraggio e nella valutazione dei processi.

Per favorier il dibattito, l’Isituto Pedagogico ha attivato il blog Per uno scenario di riforma .
Altre notizie sul convegno sono visibili al sito dell’ufficio Stampa della Provincia autonoma di Bolzano.

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