Codardia civile
“Codardia civile” non é termine usato di frequente. Si tratta dell’opposto di “coraggio civile”. Ritrovo l’espressione sul quotidiano Alto Adige in un commento su Rita Franceschini, magnifica rettrice della Libera Università di Bolzano.
Il fatto: il 17 settembre Rita Franceschini ha parlato al congresso internazionale Multilingualism in Early Childhood, (Saarbruecken 17 e 18 settembre 2007). Il suo intervento ha il titolo:”Early Language Acquisition and Early Learning: how do we take advantage of the opportunities?”.
A parte il mio dispiacere personale di non essere potuto andare a Saarbruecken in quei giorni, visto il programma e la qualità dei relatori, di questo intervento e del documento finale approvato dai congressisti ha dato breve notizia a Bolzano il quotidiano Alto Adige. Trovo il gli articoli proprio sul sito dell’università di Bolzano.
Il commentatore del quotidiano così si esprime:
Lub (=Libera Università di Bolzano (ndr)) protagonista del convegno sul bilinguismo di Saarbrücken, che si è concluso con la bocciatura dei corsi di intensivi di lingua per i bambini immigrati, e con la conferma che nel cervello infantile c’è posto per più lingue e che questo aiuta e non ostacola le capacità comunicative. Esattamente il contrario di quello che la Svp predica. E infatti abbiamo i centri linguistici per i bimbi immigrati e il bilinguismo precoce è il diavolo. Forse perchè appena varcata la soglia di casa la Lub tace. Abbiamo chiesto a Rita Franceschini un’intervista su questi temi, ha detto no. Forse però la rettrice potrà rispondere ad alcuni semplici quesiti. Dove corre il confine tra prudenza dottrinale e codardia civile? E quello tra rispetto dei ruoli e servilismo? Perchè, se la signora Franceschini tace, la politica della scuola la fa l’onorevole Zeller. (m.f.)
Sembra di capire che mentre in giro per l’Europa si condivide l’idea di favorire uno sviluppo plurilingue della personalità, chi lavora a Bolzano deve astenersi dal dirlo, per paura.
Novembre 20th, 2007 at 12:17 pm
É piú che evidente che i dirigenti su temi particolarmente scottanti (e non solo quello etnico) siano molto condizionati dalla politica che in Alto Adige é anche maggiore che nel resto d’Italia.
I dirigenti sembrano anzi selezionati proprio in base alla loro capacità di allineamento.
Non si tratta solo di codardia civile ma proprio di mancanza di senso civico e il problema é generalizzato.
Un altro esempio significativo :
http://ssette-bloggando.blogspot.com/2007/10/senso-civico-e-giochi-di-potere.html
Marzo 25th, 2008 at 11:05 pm
[…] Il quotidiano Alto Adige, ch ein passato aveva usato toni anche aspri nei suoi confronti nel dare la notizia commenta in questo modo: “Svizzera, linguista, perfetta conoscitrice dell’italiano e del tedesco. Rita Franceschini sembrava la persona ideale per affrontare il tema del bilinguismo in Alto Adige. Le è stata affidata anche la direzione del Centro lingue dell’ateneo. Ma alla fine troppo spesso si è sottratta al dibattito pubblico: per molti un’occasione persa.” […]