Scienze della formazione
Franz Comploi, professore ordinario della Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, sara’ il nuovo preside di facolta’ a Bressanone a partire dal mese di ottobre 2008. Ladino della Val Badia, vene indicato come persona particolarmente vocata a stimolare il dialogo interno fra la sezione italiana e la sezione tedesca.
Unica fra le facolta’ dell’Ateneo di Bolzano a proporre insegnamenti rigorosamente separati per lingua nel corso di laurea in scienze della formazione, fino ad oggi del tutto disattenta alla didattica della seconda lingua (si veda qua ) molto potrebbe cambiare, a giudicare da una prima intervista dello stesso Comploi al quotidiano Alto Adige in edicola oggi.
“Presterò attenzione alla cura dei rapporti nella facoltà, in particolare tra la sezione italiana e quella tedesca. Il nostro profilo multilingue è prezioso e va curato” ha dichiarato Comploi al quotidiano; in agenda, prosegue, comparirà sicuramente “lo sviluppo della ricerca, con i programmi per i master”. Ricerca anche linguistica.
L’ordinamento della scuola rispecchia il modello di società sotteso. Allo stesso modo l’organizzazione di una facoltà per la formazione degli insegnanti rispecchia un’idea di “scuola” sottesa. Scienze della formazione è stata organizzata cosi’ come la vediamo oggi perchè doveva sottolineare e rispecchiare l’idea di scuole rigorosamente ditinte per lingua di insegnamento, senza mescolanze.
Tuttavia l’idea di mantenere ad ogni costo la scuola monolingue come scuola separata sembra ormai stare nella testa solo di un gruppo ristretto di politici e intellettuali. Almeno stando a quanto è venuto fuori da un sondaggio pubblicato dal settimanale FF (di cui ho parlato sul blog Mehrsprachigkeit in questo post qua ) dove la maggioranza dei cittadini intervistati ritiene ormai giunto il momento di superare il tabu della scuola bilingue.
Sono convinto che la via verso la scuola plurilingue passera’ necessariamente attraverso una stretta collaborazione fra le scuole monolingue esistenti. Fondamentale è quindi che questa sia anche la direzione dell’Universita’, direzione che il nuovo Preside sembra aver individuato pienamente, mettendo subito in agenda la valorizzazione dei rapporti fra le sezioni italiane e tedesche della facolta’ di scienze della formazione.