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Non basta più vivere da separati in casa

Il presidente della Repubblica ha rivolto  da Trento un severo richiamo alle autonomie. Pur elogiando gli effetti dell'autogoverno, ha esortato a un «deciso salto di creatività» per passare dalla «fase della coesistenza a quella di una fattiva collaborazione». Ciampi ha invitato a «chiudere il periodo da separati in casa» e ad «usare gli organi istituzionali in modo nuovo». Il capo dello Stato ha additato a modello la convivenza tra gruppi linguistici, invitando gli «organi di governo confinanti a cooperare». In serata è arrivato a Bolzano, dove oggi inizia la visita in Alto Adige che domani lo porterà a Bressanone.

(dal quotidiano Alto Adige 10/7/2001)

Si tratta di capire quanto ancora dobbiamo fare per prepararci al futuro europeo, per cogliere appieno le opportunità della nostra terra plurilingue, per sviluppare compiutamente la nostra convivenza.
È paradossale, ad esempio, che ragazzi e ragazze che vivono qui non abbiano la possibilità di frequentare una scuola in cui le diverse materie siano insegnate nelle diverse lingue di questo territorio, più magari qualcuna in inglese. Anche qui: guai ad abolire la scuola separata tenuta nella madrelingua, - italiana, tedesca e ladina. Ma perché impedire - per chi lo desidera - un quarto modello di scuola, quello plurilingue?

(Riccardo Dello Sbarba - Il Mattino 10/7/2001)