Vadenaonline
Una
classe naviga bene
(Dal quotidiano Alto Adige del 17/11/2001)
Vadenaonline tra i vincitori
a Netdays
«Promossa»
la piccola scuola (dal Quotidiano Alto Adige dell'8 dicembre 2001)
A Vadena una scuola multimediale
(quotidiano Il Mattino dell'8 dicembre 2001)
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Vadenaonline
di Luisanna
Fiorini
La scuola è da sempre la cartina di tornasole della società.
Non per la capacità di prevedere e interagire , ma per il fatto che gli alunni portano al suo interno le istanze esterne, con una urgenza di cui non si può non tenere conto.
E' così accaduto che, più delle circolari ministeriali, più dei dibattiti dotti, le nuove tecnologie al servizio della didattica stanno trovando cittadinanza perché gli stessi fruitori (alunni) premono con i loro interessi.
Tutte le scuole sono ormai dotate di computer, collegamento Internet, e a loro sono messi a disposizione spazi per la pubblicazione on web delle proprie esperienze.
A fronte di ciò si rileva una inadeguata preparazione degli insegnanti, non tanto per gestire l'emergenza (in ogni scuola c'è comunque qualche docente-tecnologico che si fa carico del problema), quanto per inserire la multimedialità nella prassi didattica.
Di conseguenza, mentre i nostri alunni premono con una forte domanda, la scuola risponde in modo difforme, laddove con esperienze di spessore, molto spesso con un uso errato, passivo, occasionale delle nuove tecnologie.
Gli strumenti multimediali non sono la panacea di tutti i mali della scuola italiana, ma solo uno dei mezzi per contribuire alla crescita dei nostri ragazzi, consentire loro di comprendere e comunicare con la realtà, sviluppare capacità creative e costruttive.
Proprio la dimensione costruttivo-creativa è centrale nel processo di inserimento degli strumenti multimediali nella didattica, e segnatamente nella costruzione di spazi virtuali-reali in autodeterminazione.
Mai si sarebbe potuto immaginare una dimensione di continuo divenire e crescita come Internet.
Esso è una terra libera, pericolosa, in cui pionieristicamente ci si muove per trovare la "terra promessa" e costruire la propria casa.
Ad Internet sono sempre più avvezzi i nostri alunni, ma di esso hanno una visione distorta, mediata da cattiva informazione e da un uso improprio.
Può la scuola avere un ruolo nella educazione alla fruizione e alla costruzione di spazi virtuali?
Può e deve: come deve educare alla conoscenza della "realtà concreta" così deve guidare al corretto rapporto con Internet che implica la capacità di interagire consapevolmente, per evitare i rischi che la rete comporta.
Attraverso il proprio fare si comprende il fare altrui e per questo gli alunni per capire devono costruire.
La creazione di uno spazio personale in Internet implica progettazione didattica accurata, preparazione tecnica, capacità organizzativa, rimodulazione di tempi scolastici e di spazi fisici di lavoro.
In questo contesto la formazione idonea dei docenti è una necessità imprescindibile, per evitare sia gli entusiasmi estremi sia una sottovalutazione del processo, e per integrare sapientemente nuove e vecchie tecniche e tecnologie.
Il Work in progress web.quipo.it/vadenaonline rappresenta un tentativo in questa direzione e coniuga preparazione in itinere dei docenti, abitudine agli strumenti multimediali, progettazione e costruzione collaborativa, sviluppo della creatività e interazione con il territorio.
20/5/2001
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