Genitori Info Eltern 2002

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Periodico in rete: Direttore  Enrico Hell

La scuola dell'Alto Adige nel terzo millennio

di Luisa Gnecchi e Bruna Visintin Rauzi


Pensiamo si possa proporre, in forma sperimentale, la creazione di una scuola superiore, in cui si parlino e si pratichino l´italiano, il tedesco e l´inglese.


Sono ineludibili le seguenti premesse:

  • L'identità culturale di ogni persona e di ogni gruppo deve essere salvaguardata soprattutto per il pericolo di omogeneizzazione insito nella globalizzazione;

  • L'identità culturale della persona e della comunità ha la sua matrice nella lingua;

  • La scuola è, insieme alla famiglia, l'humus ideale in cui nasce, cresce e si tramanda l'identità culturale;

  • L'identità culturale, come ogni fenomeno umano, non è statica, ma è in continuo divenire: si amplia e si rafforza con l'incontro di altre identità e con lo sviluppo scientifico e tecnologico.

Fatte queste premesse, l´Assessore all'Istruzione della Provincia di Bolzano Luisa Gnecchi e la Sovrintendente Scolastica di Bolzano Bruna Visintin Rauzi ritengono di dare questa interpretazione all'articolo 19 dello Statuto di autonomia:

  • le scuole presenti sul territorio provinciale corrispondono all´identità culturale dei tre gruppi linguistici e garantiscono ad ognuno il diritto alla propria madrelingua: da questo punto di vista quindi, la loro configurazione va mantenuta;

  • i rapporti, le relazioni, le progettualità formative e disciplinari delle tre scuole stanno vivendo sempre più momenti istituzionali, e non, di maggior intensità di relazione, vitalità e comunicazione (e potranno essere ancor più intensificati con progetti specifici quali la frequenza nella scuola dell'altro gruppo, per un determinato periodo del tempo scolastico dell'alunno);

  • accanto alle attività scolastiche, le tre scuole possono, attraverso attività parascolastiche, extrascolastiche ed integrative nonché manifestazioni ludico-sportive, accentuare la comunicazione e la reciproca conoscenza, perché, pur nella diversità della lingua e della cultura, esiste il minimo comune denominatore di chi è nato ed ha le sue radici nella stessa terra, di chi ha sopra la testa lo stesso lembo di cielo e respira la stessa aria.

La filosofia stessa dell'autonomia delle istituzioni scolastiche ha come obiettivo il rapporto con il territorio, gli enti locali e il mondo del lavoro che ovviamente sono l'identico tessuto sociale sul quale ognuna delle tre scuole insiste. Questo conferma che la rivoluzione della singola istituzione scolastica è già in atto e l'autonomia è il vero strumento per favorire la scuola del futuro, così come desiderata e auspicata dai nostri studenti e dalla società tutta.

La storia del secolo ormai trascorso è segnata da una contrapposizione che è stata molto forte e dolorosa, ma che, nel corso dei decenni del`900 è andata gradualmente a decrescere fino a scomparire. Ora, entrati nel terzo millennio, esiste, nelle attuali generazioni di genitori e di giovani, un profondo e sano desiderio di frequentarsi e di conoscersi sempre di più. È questa una domanda, proprio perché proviene dai giovani, ricca di future promesse per la nostra scuola.

Noi pensiamo che debba essere letta con amore ed aiutata a fiorire, rispettando anche la sensibilità della tradizione e della storia.

In quest'ottica, accanto alla scuola dei tre gruppi ( italiano, tedesco e ladino), pensiamo si possa proporre, in forma sperimentale, la creazione di una scuola superiore, in cui si parlino e si pratichino l´italiano, il tedesco e l´inglese.

La conoscenza dell'inglese nel mondo d'oggi assume un´importanza analoga al latino nel mondo classico e medievale: la cultura, l´arte, la scienza, l'economia viaggiano sotto la veste dell'inglese tra meridiano e meridiano e parallelo e parallelo di questa nostra piccola terra. Una buona conoscenza delle tre lingue risponde al seguente obiettivo: nel riconoscimento e rafforzamento dell'identità della lingua madre e nella conoscenza e padronanza della lingua del vicino, con cui dobbiamo condividere la quotidianità, il futuro cittadino di questa terra saprà essere a pieno titolo futuro cittadino del mondo sul piano umano, culturale ed economico.
Anche il Presidente Durnwalder ha sostenuto la possibilità di una scuola in più lingue pensandola per i giovani che vengono da altri paesi dimostrando quindi che va garantito il diritto alla scuola nella propria madrelingua per i tre gruppi linguistici locali, noi pensiamo che non possa essere concepita una quarta scuola per extracomunitari, ma una scuola in più lingue per chiunque la voglia scegliere. È un progetto al quale stiamo lavorando.

L´Assessora - Luisa Gnecchi
Il Sovrintendente scolastico - Bruna Visintin Rauzi

Bolzano, 26 aprile 2002