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L'inadeguatezza della
scuola
di Maria Pia Rossin
Sono rappresentante di
classe in una scuola elementare e proprio in questi stessi giorni stiamo
affrontando, all'interno della scuola, il problema della inadeguatezza
dell'insegnamento della lingua2 (come viene chiamata) all'interno della
scuola elementare di lingua italiana.
Personalmente sono convinta e penso che molti altri genitori condividano
l'opinione, che la scuola di lingua italiana in Sudtirolo sia
assolutamente inadeguata al territorio, per quanto riguarda l'insegnamento
del tedesco. Pertanto andrebbe senza dubbio riformata.
Non sono invece al corrente se questa esigenza sia sentita anche
all'interno della scuola tedesca, pertanto, anzichč pensare a riformare,
nel senso di sostituire una scuola con un'altra, sarebbe pił semplice
aggiungere, affiancare al sistema scolastico attuale anche degli istituti
speciali bilingui o trilingui, ad iscrizione libera oppure, se questo
servisse a dissipare atavici timori, si potrebbe prevedere comunque
l'istituzione di scuole separate in base al gruppo linguistico, ma con
insegnamento impartito in tre lingue (ita-ted-ing), proprio come gią
accade nella scuola ladina. In questo modo continueremmo ad avere apparati
scolastici separati, ma sicuramente pił efficienti, dal punto di vista
dell'apprendimento delle lingue.
Aggiungo comunque che trovo penoso dover constatare quanto ancora sia
presente in alcuni appartenenti al gruppo etnico tedesco, questa radicata
diffidenza verso i rapporti con il nostro gruppo linguistico.
Non pensano questi sudtirolesi che se anche noi residenti di origine
italiana, fossimo a conoscenza della lingua, delle tradizioni e della
cultura sudtirolese (attraverso un adeguamento del sistema scolastico e
attraverso l'incentivazione dei rapporti tra i due gruppi, in etą
scolare), questo contribuirebbe proprio a preservarla questa cultura e a
farla meglio comprendere, anzichč ad inquinarla?
Per concludere, aggiungo che sono favorevole all'inziativa dell'assessora
Gnecchi e lo sono sperando proprio di potervi far partecipare un giorno
anche mio figlio.
Bolzano, 6 maggio 2002
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