I Finalità e disposizioni di carattere generale
1 Le linee guida e i nuovi programmi di insegnamento di tedesco lingua 2
Le "linee guida" privilegiano l'azione didattica nella scuola dell'obbligo, dove è fondamentale favorire lo sviluppo di abilità
comunicative, ricettive e produttive; alcuni suggerimenti, tuttavia, possono essere recepiti anche nelle scuole secondarie di secondo grado, attingendo alle metodologie e alle opportunità prefigurate dai nuovi programmi di tedesco lingua 2 in fase di elaborazione nonché di applicazione e verifica sperimentale.
I predetti nuovi programmi delle scuole secondarie di secondo grado, come pure i programmi della scuola dell'obbligo di cui alla legge provinciale 19 luglio 1994, n. 2, peraltro entrambi connotati da un forte carattere innovativo, rappresentano l'interfaccia delle "linee guida" e presuppongono entrambi, perché possano sviluppare integralmente tutte le proprie potenzialità e perseguire l'obiettivo di un diffuso e apprezzabile grado di bilinguitá nella popolazione scolastica in lingua italiana, un attento raccordo con il contesto territoriale, sociale e culturale in cui si calano.
Le "linee guida", in particolare,
riflettono i nuovi programmi per l'insegnamento del tedesco - lingua seconda, nei loro principi e punti qualificanti, innovativi e prescrittivi, ai quali si informa l'intera azione didattica:
- Ia centralità dell'alunno
- l'interculturalità
- la situazione di comunicazione autentica
- la metodologia didattica attiva l'esaltazione dell'aspetto creativo del docente "in situazione"
- il raccordo funzionale con il territorio (enti, gemellaggi,
attività para ed extrascolastiche)
- il coinvolgimento dei genitori
- i laboratori, come momento di riflessione
- formazione in servizio e di documentazione
- l'utilizzo e lo scambio dei materiali prodotti, per favorire la circolarità delle esperienze didattiche, scaturite dai diversi modelli sperimentali.
- 2. Orario di insegnamento
L'orario curricolare, previsto dai vigenti programmi d'insegnamento - 6 ore settimanali nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo grado - o dai progetti sperimentali nelle scuole secondarie di secondo grado che comunque non può essere inferiore a 4 ore effettive settimanali con esclusione di qualunque forma di compresenza, registra un monte ore sufficiente per impostare in modo efficace l'insegnamento della seconda lingua. Con l'adozione delle linee guida e sulla base della programmazione contenuta nelle stesse, viene, tuttavia, offerta la possibilità di un aumento del numero di ore di tedesco L2, equivalente a quasi il 50% dell'attuale monte ore settimanale di lezione. In particolare, nelle scuole secondarie di secondo grado l'aumento di tedesco L2 può essere di ulteriori due ore settimanali.
3. Organici - docenti lettori -figure di sistema
In sede di definizione degli organici funzionali di istituto del personale docente, ai sensi dell'articolo 10 della legge provinciale 10 agosto 1995, n.16, oltre alle dotazioni di base dei docenti di seconda lingua è prevista una dotazione organica perequativa per la scuola elementare ed aggiuntiva per le scuole secondarie di primo e secondo grado non superiore al,15% delle rispettive dotazioni di base, finalizzate all'attuazione dei progetti previsti dal presente provvedimento ai sensi dei paragrafi II e III.
A supporto dei modelli di arricchimento linguistico, che non prevedono un aumento della dotazione organica di base secondo quanto previsto ai punti 1), 2) e 3) del paragrafo II, possono essere assegnati - per specifici progetti, su
richiesta della scuola e su conforme parere del Sovrintendente scolastico - uno o più docenti lettori. I relativi incarichi sono conferiti ai sensi dell'articolo 16 del D.P.G.P. 26 marzo 1997, n. 6.
Nell'ambito dell'organico di base, perequativo ed
aggiuntivo della scuola, i docenti di tedesco lingua 2 possono comunque operare in compresenza per favorire il tempo-parola degli alunni, secondo modalità operative espressione dell'autonomia organizzativa della scuola stessa.
Fatte salve le competenze attribuite agli Ispettori scolastici, al fine di consentire il coordinamento, la promozione, lo sviluppo nonché il monitoraggio e la valutazione dei progetti elaborati dalle scuole di ogni ordine e grado nel quadro delle linee guida di cui al presente provvedimento, nei limiti degli organici complessivi del personale docente di seconda lingua, è prevista l'utilizzazione, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, presso la Sovrintendenza scolastica di tre docenti, uno per ogni grado di scuola.
Adottata una delle opzioni proprie delle "linee
guida", in sintonia con il proprio progetto d'istituto il Collegio Docenti nomina tra i docenti di seconda lingua in servizio nella scuola un responsabile esperto quale figura di sistema che possa fornire la necessaria assistenza e consulenza scientifica.
II Linee Guida
Le linee guida previste dal presente provvedimento si articolano nelle seguenti proposte.
1. Modello strumentale / veicolare
II modello strumentale/veicolare è un percorso di
arricchimento linguistico, che veicola in L2 sia determinati contenuti di singole discipline, sia alcuni nuclei interdisciplinari, attraverso una mirata programmazione collegiale del Consiglio di classe.
A livello di scuola elementare, sono privilegiati argomenti che coinvolgono l'alunno nella sua globalità, creando un continuum tra linguaggi verbali e non verbali.
A livello di scuola secondaria di primo e secondo grado, sono privilegiate tematiche che si avvalgono dell'apporto di discipline particolarmente verbalizzanti.
Con l'adozione del modello strumentale/veicolare, deve comunque essere salvaguardata la configurazione della disciplina nella lingua madre e compete al docente titolare la valutazione della stessa.
I percorsi di arricchimento, attraverso il modello strumentale veicolare, possono essere attuati:
- nella scuola elementare, con un aumento massimo di 4 ore settimanali per classe, oltre le 6;
- nella scuola secondaria di primo grado, con un aumento massimo di 3 ore settimanali per classe, oltre le 6 ore curriculari;
- nella scuola secondaria di secondo grado, con un aumento massimo di 2 ore settimanali.
Le predette ore aggiuntive possono essere affidate all'insegnante titolare di seconda lingua, ad altro docente di seconda lingua della stessa istituzione scolastica o di altra scuola, nel quadro di quanto previsto in materia di orario di insegnamento per il personale docente di seconda lingua nel vigente contratto collettivo provinciale per il comparto scuola. Qualora sussistano i presupposti per la costituzione di un ulteriore posto in organico, anche a tempo parziale, le predette ore aggiuntive possono essere affidate ad un nuovo docente di seconda lingua appositamente assegnato alla scuola.
2 Fasce di livello
Le fasce di livello offrono una soluzione didattica all'interno delle ore curricolari, che permette di approntare più moduli didattici contenenti gradi diversi di difficoltà, per incentivare gli alunni più dotati, seguire le prestazioni di quelli che si mantengono ad un livello medio, rispettare i ritmi degli alunni più deboli. Le fasce di livello possono essere organizzate per classi parallele o verticali e sono flessibili ed intercambiabili nel corso dell'anno, a seconda delle "risposte" degli alunni.
Quale espressione dell'autonomia organizzativa della scuola e avuto riguardo alle risorse professionali disponibili, I'attuazione del modello relativo alla fasce di livello, può avvenire:
A) con l'assegnazione di un docente aggiuntivo di seconda lingua, a tempo pieno o, nel caso di numero di classi inferiore rispetto a quello sotto indicato, anche a tempo parziale, ovvero con l'attribuzione di ore aggiuntive secondo le modalità stabilite in materia al punto 1);
A1) ogni 5 classi nella scuola elementare;
A2) ogni 2 sezioni, ovvero ogni 6 classi nella scuola secondaria di primo grado;
A3) ogni S classi nella scuoia secondaria di secondo grado;
B) con la predisposizione nelle unità scolastiche in cui siano in servizio almeno tre docenti di tedesco, dell'orario dei docenti della seconda lingua in modo da far coincidere le ore di insegnamento e da permettere la formazione di classi aperte.
3. Insegnamento per progetti
L'insegnamento per progetti è uno spazio di arricchimento linguistico orientato al fare e all'agire, alla comunicazione, alla ricerca di materiali e alla creazione di un prodotto. Pensato per classi parallele o per sezioni, I'insegnamento per progetti prevede che le normali attività didattiche settimanali siano sostituite dal progetto stesso, svolto esclusivamente in L2.
Per le scuole secondarie di secondo grado, l'insegnamento per progetti è mirato soprattutto allo sviluppo del microlinguaggio di quelle discipline che garantiscono il raccordo tra scuola e mondo del lavoro.
L'insegnamento per progetti è attuato attingendo ad un pacchetto aggiuntivo di ore, con la eventuale collaborazione di Uffici
dell'Amministrazione provinciale, di enti o associazioni pubbliche o private che offrono interventi qualificati nel settore linguistico e parascolastico nonché di privati o avvalendosi - previa intesa tra Sovrintendenza e Intendenza scolastica competente - dei docenti delle scuole nonché del personale comandato od utilizzato presso le Intendenze o gli Istituti Pedagogici tedesco e ladino, come pure dei servizi di multimedialità, animazione teatrale, esplorazione ambientale ed altri, già attivati presso gli enti, associazioni ed Istituti di cui sopra.
Il monte di ore annuo del pacchetto aggiuntivo è di 90 per la scuola elementare e di 99 per la scuola secondaria di primo e di secondo grado e lo svolgimento si articola:
- 3.1) come modulo intensivo della durata di n. 3 settimane;
- 3.2) come moduli distinti, ciascuno della durata di almeno 1 settimana, in periodi diversi.
4. Didattica integrata
La didattica integrata è un supporto offerto all'alunno, per imparare ad affrontare i problemi linguistici in un'ottica interdisciplinare e interculturale, grazie alla stretta collaborazione tra i docenti dell'area linguistica:
italiano lingua 1, tedesco lingua 2 e lingua straniera.
La didattica integrata essenzialmente su una programmazione didattica comune che, partendo dalla comparazione dei programmi, confronta aspetti metodologici e terminologici e determina ciò che deve essere svolto separatamente in ogni lingua, ciò che la L1 può anticipare per facilitare l'apprendimento delle altre lingue e ciò che è possibile affrontare in comune, suddividendosi razionalmente i compiti in progetti concordati. Questa modalità - presa singolarmente - si realizza all'interno delle normali ore curricolari; nulla vieta, tuttavia, che venga attuata comunque, in sinergia con uno dei percorsi didattici sopra elencati, per realizzare le sue reali potenzialità.
III Approccio alla seconda lingua nelle scuole materne in lingua italiana
A far tempo dall'entrata in vigore della riforma del
riordino dei cicli scolastici che prevede l'obbligatorietà della frequenza dell'ultimo anno della scuola materna, data la delicatezza di tale prospettiva che va ad incidere su modelli e metodologie didattiche in atto presso la scuola elementare, è autorizzata l'elaborazione di un programma sperimentale finalizzato all'approccio alla seconda lingua nelle scuole materne in lingua. italiana che coinvolga i bambini di 5 anni di età.
L'elaborazione delle linee didattico-pedagogiche generali del progetto è realizzata in collaborazione con l'Accademia europea.
La sperimentazione, necessaria ai fini dell'elaborazione del programma, è effettuata in non più di 3 scuole materne distribuite nei tre maggiori centri della Provincia, vale a dire a Bolzano, Merano e Bressanone e riguarda 40 bambini per scuola per complessivi 120 corrispondenti a circa il 15% del totale dei bambini frequentanti le scuole materne un lingua italiana.
Il personale docente di madre lingua tedesca necessario è stimato in 3 unità; il relativo orario di servizio è articolato, in termini orientativi, in 20 ore settimanali di attività diretta con i bambini, 10 di attività di ricerca e preparazione materiali e 8 di programmazione comune. In particolare, all'attività diretta con i bambini sono riservati ogni giorno due interventi di 30 minuti ciascuno per cinque giorni settimanali.
La sperimentazione privilegia l'approccio alla seconda lingua attraverso un'attività ludica, valorizzando la conoscenza dell'ambiente naturale e sociale del bambino, con particolare attenzione alle tradizioni locali, la sua corporeità attraverso il movimento e il canto e deve essere preordinata a sviluppare il raccordo con la scuola elementare nel contesto della continuità didattica.
Il progetto di sperimentazione, il cui presupposto di fattibilità è dato non solo dall'adesione volontaria dei genitori dei bambini ma dal loro attivo coinvolgimento per gli aspetti pedagogici che la sperimentazione stessa comporta, è deliberato dai competenti organi collegiali della scuola interessata ed approvato dalla Giunta provinciale; il progetto prevede, altresì, l'attivazione di iniziative idonee di formazione ed aggiornamento del personale coinvolto, come pure le modalità delle necessarie verifiche in itinere e finali.
L'intera sperimentazione si avvale per il necessario monitoraggio e la valutazione finale, oltre che dei referenti istituzionali quali l'Ispettore e i Direttori didattici interessati, anche della consulenza scientifica dell'Accademia europea. L'Accademia, oltre a concorrere alla definizione delle linee didattico -pedagogiche del progetto sperimentale, collabora alla formulazione di idonei curricoli didattici e programmatici atti alla formazione, da parte della (istituenda)facoltà di scienze della formazione primaria, dei futuri docenti di scuola materna che opereranno in tale nuova attività didattica.
IV Aggiornamento professionale
Al fine di favorire la massima valorizzazione dell'utilizzo delle proposte intese a migliorare l'apprendimento della seconda lingua, particolare attenzione viene riservata all'arricchimento delle competenze professionali dei docenti del settore.
La Sovrintendenza scolastica cui compete coordinare e raccordare i vari contributi relativi alla tematica del tedesco L2 forniti dall'Istituto Pedagogico e dall'Ufficio per il Bilinguismo, è incaricata di elaborare e coordinare la realizzazione di un piano straordinario di aggiornamento provinciale del personale docente inteso a fornire le competenze necessarie per impostare e far emergere efficacemente le potenzialità delle linee guida sopra riportate.
In tale ambito possono essere previste l'utilizzazione di esperienze realizzate in modo significativo e collaudato in Paesi stranieri, anche mediante forme di aggiornamento a distanza.
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