Genitori Info Eltern 2002

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Periodico in rete: Direttore  Enrico Hell

Piazza della Pace

Gentili concittadine e concittadini,

in data 21 dicembre 2001 il Consiglio e la Giunta comunale,su mia proposta, hanno deliberato il cambiamento del nome di piazza della Vittoria in piazza della Pace. Su iniziativa di alcuni partiti di opposizione viene ora lanciato un referendum consultivo che mira a ripristinare il vecchio nome.
Dobbiamo spiegarvi le ragioni della nostra scelta, confidando molto che possiate condividerle, o almeno considerarle.
La pace rappresenta un valore universale.
Nel contesto storico attuale la pace rappresentavano dei principali obiettivi della comunità locale, nazionale e internazionale. Rappresenta un valore universale, che unisce tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti e tutti i popoli, un fine di altissimo valore morale da conseguirsi attraverso la giustizia, il rispetto dei deboli e delle diversità culturali. Una sfida dunque del nostro tempo, una scelta di grande valore simbolico.
Questa scelta è un segno di riconciliazione della comunità locale ed un progetto per il futuro.
L´epilogo della Prima guerra mondiale è stata una vittoria per una parte, ma una sconfitta per l´altra. Le successive vicende legate al periodo del nazionalismo e del fascismo hanno reso le conseguenze ancora più gravi per i cittadini di lingua tedesca: è comprensibile quindi che questo riferimento ne urti la sensibilità. Proporre il cambiamento di nome è un atto di riconciliazione, che si addice ad una comunità operosa e dialogante, che fruisce di ampio autogoverno, che per la sua posizione di confine più di altre è proiettata verso l´Europa. Superiamo i nazionalismi e guardiamo a più ampi progetti ed al comune patrimonio culturale ed ideale.
La storia non si cancella, ma esaltiamo la pace e non la guerra.
Non ignoriamo la storia, le motivazioni ideali, il valore ed il sacrificio dei singoli, ma consideriamo il fardello di dolore e di morte, le immense privazioni, la distruzione, la coercizione, le ingiustizie che accompagnano le guerre ed anche le vittorie. Rispettiamo, esaltiamo e commiseriamo il sacrificio del popolo: per questo la pace ne rappresenta il vero interesse.
Nessuna offesa all'identità ed al patrimonio culturale della comunità italiana.
La comunità italiana si rafforza non nella difesa di posizioni anacronistiche, ma tramite il proprio lavoro e le proprie capacità, la valorizzazione dell´immenso patrimonio culturale, l´adeguamento ai nuovi valori della convivenza e dell´europeismo, l´adesione ad uno spirito di democrazia, tolleranza e libertà, un´azione politica responsabile e coesa.
Non ci saranno altri mutamenti della toponomastica cittadina.
Questo cambiamento, di alto valore simbolico non è l´inizio di una serie di cambiamenti di denominazione di altre strade o piazze, come sostengono i promotori del referendum.
Sindaco e Giunta comunale ribadiscono l´impegno al mantenimento di ogni altra denominazione che caratterizzi l´identità della città e il patrimonio culturale e storico.
Per queste ragioni, vi chiedo di rispondere no, grazie, ad una richiesta che divide, perché la pace unisce. Cordialmente

GIOVANNI SALGHETTI DRIOLI, sindaco di Bolzano

20/9/2002