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La scuola nella madrelingua è un carattere essenziale dell'autonomia

La presa di posizione di Luis Durnwalder a Vienna

(LPA-11 giugno 2002)  Il governo austriaco ha celebrato il decennale della quietanza liberatoria che ha chiuso la controversia internazionale sull'Alto Adige. Alla cerimonia ha partecipato il ministro italiano per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione e una folta rappresentanza altoatesina guidata dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che ha pronunciato un discorso incentrato sul significato e sul futuro dell'autonomia.

I festeggiamenti ufficiali, promossi dal ministro degli Esteri austriaco, signora Benita Ferrero-Waldner, si sono svolti nella Sala dei congressi della Cancelleria di Stato.
Nel suo discorso la Ferrero-Waldner ha sottolineato che l'Austria continuerà a svolgere la sua funzione di garante dell'autonomia altoatesina e ha definito il modello-Alto Adige come esempio base da seguire per risolvere i problemi di altre minoranze in Europa. Il ministro Buttiglione ha ricordato che oggi Italia e Austria inviano alla nuova Europa un messaggio di speranza basato sul modello di convivenza pacifica realizzato ai loro confini.

Nel corso della cerimonia il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha pronunciato un breve discorso ufficiale.  Durnwalder ha ricordato la molta strada fatta in questo decennio a beneficio di tutti i gruppi linguistici e ha guardato alle sfide che l'autonomia dovrà affrontare.

"Oggi si parla spesso di necessari adeguamenti della struttura autonomistica altoatesina. Simili modifiche devono condurre sempre a un miglioramento e non si dovrà mai arrivare al punto che proprio le specificità e i caratteri essenziali di questo assetto – come la scuola nella madrelingua, la proporzionale etnica, il diritto all’uso della lingua madre – vengano gradatamente messi in discussione", ha detto Durnwalder.

Il presidente della Provincia confida che sull'autonomia non vi saranno "atti unilaterali e irresponsabili, soprattutto perché potrebbero pregiudicare il consenso tra i gruppi raggiunto in Alto Adige con molto impegno e fatica." Riguardo al futuro dell'Alto Adige ha ricordato che "maggiore autonomia e maggiore indipendenza di manovra significano anche maggiore responsabilità. Noi altoatesini siamo chiamati a indirizzare e a gestire il nostro sviluppo politico, economico, culturale e sociale attingendo alle nostre capacità. Amministrare bene e gestire in armonia questo plus di indipendenza, e ampliarlo secondo le possibilità: questo sarà il compito per il futuro", ha concluso Durnwalder.
Bolzano,