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per unire Il contatto fisico, la presenza, l'espressione del volto, un sorriso, lo sguardo: segni dell'umano incontrarsi, della possibilità di specchiarsi nell'uguaglianza e nella diversità. Questa ricchezza viene però annullata spesso da segni negativi, veicolati non dallo slancio sociale ma da condizioni di contesto fuorvianti. Accade che la preziosa diversità culturale e linguistica di questa splendida terra che è il Sud Tirolo venga vissuta in modo conflittuale, a causa anche di retaggi storici non del tutto superati. E' una conflittualità che si accentua in alcuni luoghi simbolo. Uno di questi è la scuola. Tutti hanno la consapevolezza dell'importanza dei sistemi di formazione, poiché in essi si formano le coscienze e le culture. A volte i sistemi di formazione e i loro strumenti (testi, programmi, metodologie) sono costruiti affinché dividano e non uniscano i popoli. E se... E se si provasse a costruire un terreno neutrale di confronto e costruzione? Non un terreno "fisico", fatto di confini e appartenenze, ma un terreno virtuale? Ormai l'accesso ad Internet e alle risorse di rete è un bene socialmente condiviso. Tutte le scuole hanno questa possibilità, gli insegnanti necessariamente si stanno adeguando a questa immensa risorsa, le famiglie sulla spinta della necessità forniscono ai propri figli computer e collegamento Internet. Il popolo della rete è aggregato in modo diverso dalla realtà: i confini sono quelli degli interessi, dei progetti, non della lingua e della territorialità. Una possibile applicazione a queste "idee peregrine" potrebbe essere rappresentata da un ambiente interattivo multilingue, in cui ognuno possa utilizzare la lingua preferita, e in cui l'autorevolezza delle idee altrui venga riconosciuta senza pregiudizi. Un ambiente virtuale per docenti, genitori, alunni, per progettare non lo stravolgimento di un sistema ma episodi di quotidianità scolastica. Un passo dopo l'altro. Tecnicamente è possibile e molto semplice. La Provincia di Bolzano ha gli strumenti informatici e di rete necessari, le risorse umane e professionali potrebbero essere fornite dalle Intendenze scolastiche, che ben hanno il polso della situazione e della progettualità a loro interna. Chi raccoglierà questa sfida? (articolo pubblicato su emscuola.org il 9 giugno 2002) |