Dal frenetico
modificarsi del panorama della scuola italiana un dato emerge con
chiarezza: una impellente necessità di cercare modalità
nuove di erogazione-distribuzione di formazione, che consentano
uno standard qualitativo diffuso e condiviso e che annullino il
gap di competenze che la frammentazione territoriale ha a volte
creato.
La formazione qualificata e qualificante ha un costo alto rispetto all'impegno organizzativo, logistico, economico e rischia dispendio di energie a causa della frammentazione territoriale.
Al contempo è importante, per una crescita omogenea e diffusa, garantire uno standard comune.
La dislocazione geografica, grazie alle nuove forme di comunicazione interattiva, non è più un dato discriminante.
La rete Internet, la televisione, la radio, i sistemi integrati di telefonia hanno di fatto annullato la distanza fisica creando una comunità virtuale molto attiva.
I media hanno da sempre interagito con il "sapere sociale", ovvero la diffusa base di conoscenza comune ai più.
A volte l'interazione è implicita e non rilevabile a breve scadenza.
Nella diffusione dell'Italiano standard sul territorio nazionale, superando le barriere dialettali, nonostante l'impegno profuso dalla scuola i risultati maggiori si sono ottenuti grazie alla radio e alla televisione.
L'occasione offerta dalla comunità interattiva virtuale, con la possibilità di costruire comunità di formazione, va colta in pieno.
In Italia c'è una tradizione FAD consolidata.
FAD, o Formazione A Distanza, sono ad esempio lo storico "Non è mai troppo tardi", e alcune iniziative di "scuola per corrispondenza" che all'avvento della rete INTERNET hanno riproposto di pari passo le loro esperienze trasferendole nel nuovo media.
Appartiene questa proposta ad una modalità FAD di prima e seconda generazione: le agenzie erogano formazione, o informazione, in modo unidirezionale, senza feedback significativo o, nel migliore dei casi, con attività da uno ad uno, in cui ogni singolo utente interagisce solo con il docente .
Questa tipologia , mentre appare comprensibile con strumenti di comunicazione non interattivi, desta perplessità se riproposta in ambiente di rete che, per assunto, prevede condivisione interattiva.
La FAD di terza generazione crea classi virtuali ove i partecipanti interagiscono e costruiscono sia apprendimenti individuali sia di gruppo.
La classe riceve, rimanda, elabora informazioni condividendole con una serie di strumenti: mail, materiale cartaceo o digitale inviato per posta classica, audiovisivi, WF, web propositivo di riferimento, area download e upload, web costruito in ricerca-azione, il tutto finalizzato alla applicazione di apprendimenti strumentali per la costruzione collaborativa di percorsi e progetti.
Questa tipologia di formazione può essere definita a ragione FOL
, Formazione On Line, poiché come ambiente principale di
interazione utilizza la rete.
Non ultimo dato positivo i costi minori per i partecipanti
ad una corso di formazione, costi che vengono drasticamente
abbattuti eliminando gli spostamenti e la logistica
dell'accoglienza. |