Quanti ladini, mòcheni e cimbri capiscono e parlano la propria lingua minoritaria? Quanti sanno leggerla e scriverla? Dopo i dati, raccolti in occasione del 14° Censimento generale della popolazione, relativi alla consistenza e dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra, sono i numeri che danno risposta a queste domande che hanno suscitato grande interesse, oggi a Pozza di Fassa, alla terza Conferenza delle minoranze che si è svolta alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e dei principali protagonisti del mondo, appunto, delle minoranze. Dati molto attesi – elaborati dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento - che disegnano in modo più compiuto e approfondito il profilo delle comunità minoritarie della nostra provincia e che formeranno la “base” sulla quale calibrare le politiche, in particolare sul versante scolastico, volte alla tutela e alla promozione delle lingue minoritarie.
Il gruppo linguistico all’interno del quale, più di altri, la lingua è compresa e parlata è anche quello numericamente più esiguo, i cimbri. Dei 259 cimbri residenti nell’area cimbra della provincia di Trento, vale a dire a Luserna, l’87,2% dichiarano, infatti, di capire la lingua e l’84,8 di parlarla. Nei comuni di Fierozzo, Frassilongo e Palù del Fersina, l’area mòchena, quanti dichiarano di capire e saper parlare il mòcheno sono rispettivamente l’82,7 e il 78,8%. Infine i ladini, il gruppo più numeroso: l’81,3% hanno affermato al Censimento di capire il ladino, il 79,5 di parlarlo.
Puntando la lente sui dati usciti dal Censimento, emergono ulteriori, importanti, indicazioni relative al grado di conoscenza della lingua per classi d’età, in particolare per quanto riguarda i bambini d’età compresa tra 0 e 10 anni. In Valle di Fassa la lingua ladina è compresa dall’88,2% e parlata dal 77,9% dei bambini residenti. Nei tre comuni di Fierozzo, Frassilongo e Palù del Fersina, invece, i bambini di pari classe d’età incontrano maggiori difficoltà, con il 68,2% che capisce il mòcheno ed un 57% che lo parla. Infine la lingua cimbra, compresa dall'86,7% e parlata dall’80% dei bambini fino a 10 anni.
E al di fuori delle “enclave” linguistiche storiche? I ladini residenti al di fuori del comprensorio ladino di Fassa che hanno dichiarato al Censimento di capire, parlare e saper leggere la lingua dei padri sono rispettivamente il 93,5, il 90,6 e l’82,4 per cento. I mòcheni che risiedono lontani dalla propria valle che comprendono la lingua sono il 55 per cento, quelli che lo parlano il 46,1 per cento e quelli che hanno dichiarato di saperlo leggere ancora meno, il 36,8 per cento. Maggiore il grado di conoscenza della lingua dichiarato dai cimbri che risiedono al di fuori del comune di Luserna: l’80,8 per cento lo capisce, il 74 per cento lo parla e il 66,3 per cento lo legge.
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