Un open forum sull'apprendimento delle lingue in ambiente multimediale ha chiuso la «due giorni» su «Languages and media» organizzata dall'Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere provinciale presso la Mediateca di Merano.
L'incontro, moderato da Siegfried Baur (Università di Klagenfurt e di Bolzano/Bressanone), ha preso le mosse con l'intervento di Caterina Cangià. Docente presso la Pontificia Università Salesiana di Roma nonché fondatrice e direttrice della Bottega d'Europa, innovativo laboratorio teatrale che mette le nuove tecnologie al servizio dell'apprendimento linguistico, la Cangià («Lingue e linguaggi tra multimedialità e didattica») ha illustrato come computer e teatro in sinergia siano estremamente coinvolgenti per i bambini, a partire fin dalla tenera età. Il computer va però usato al plurale, da gruppi di bambini e ragazzi, come parte di una attività più vasta. Quanto al teatro, esso dà la possibilità di ricreare il contesto, rende reale la situazione linguistica ed estremamente coinvolgente l'apprendimento.
Il giornalista specializzato Stefan Michaelis di Hannover ha illustrato l'attuale panorama dei software per l'apprendimento e l'autoapprendimento linguistico in Germania, segnalandone anche i punti critici. Se da una parte la sempre più sentita esigenza di apprendere le lingue straniere ha determinato un riconoscimento dell'importanza di internet, e ancor più dei software per un apprendimento corretto, è invece rara l'applicazione di questi stessi media nell'insegnamento della lingua madre. Resta però un limite all'utilizzo del software didattico, che è la comunicazione, il parlare, che permane un atto proprio dell'uomo.
Pier Cesare Rivoltella dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha preso in esame le trasformazioni che stanno interessando il sistema scuola-cultura-società e ha parlato della funzione del «Media educator», individuato come figura di educatore capace di integrare tutti i media e le tecnologie in funzione degli apprendimenti.
Johann Drumbl, rettore ad interim dell'università di Bolzano, nelle sue osservazioni conclusive ha invitato a non dimenticare, accanto ai new media, la risorsa preziosa che ancor oggi costituiscono i «vecchi» media, esprimendo con convinzione l'importanza rivestita tuttora dai film in lingua originale.
In conclusione si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi della terza edizione del Corso di perfezionamento in Media educator dell'Università Cattolica di Milano: la scelta di svolgerla a Merano ha sottolineato un rapporto di collaborazione che sta crescendo negli anni. La diversità di formazione dei corsisti (dalle lingue alla giurisprudenza alle scienze della formazione) richiama quella trasversalità che la multimedialità condivide con le lingue.
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