MERANO. Inglese (tre ore) e tedesco (nove ore) in prima elementare, è la novità che avanza nella scuola altoatesina in lingua italiana. A settembre di quest'anno entrerà in forma sperimentale in diverse scuole elementari della provincia. In città saranno tre le sezioni sperimentali, tutte appartenenti alle scuole dell'Istituto comprensivo Merano 1: due prime classi della Leonardo da Vinci di Via Huber (20 e 23 alunni rispettivamente) e una a Maia Alta con 21 scolari.
Un boom di iscrizioni, favorito tale anche dall'adesione di bambini che risultavano già iscritti in altre scuole e ai quali è stato permesso il passaggio alle sezioni trilingui. Il passaggio ha interessato in numero rilevante gli alunni iscritti in prima elementare nelle scuole tedesche dove l'insegnamento trilingue non si farà.
L'opportunità dell'apprendimento multilingue ha suscitato interesse soprattutto tra i genitori di lingua tedesca che, colta l'importanza del progetto, a «bomba» hanno chiesto il trasferimento dei loro figli. «E' una novità importante nel mondo della scuola - ribadisce Kurt Duscheck, uno dei tanti genitori di lingua tedesca a chiedere il passaggio - e la cosa ha affascinato sia me, sia mia moglie. Ne siamo entusiasti. E' importante in prospettiva per tutta la nostra provincia. Avere figli che parlano indifferentemente la lingua madre, la seconda lingua e addirittura una terza lingua comunitaria, rappresenta il futuro. Sono convinto, per restare in casa nostra, che l'apprendimento dell'inglese possa, oltre che aprire gli orizzonti ai nostri figli, offrire loro un'occasione in più di dialogo e di scambio culturale».
Dall'anno scolastico 2004 l'insegnamento trilingue dovrebbe diventare regola. L'introduzione dell'inglese nella prima classe della scuola elementare era prevista già dal precedente ministro dell'istruzione De Mauro. La sperimentazione delle sezioni cosiddette trilingui, può rappresentare un'importante occasione di verifica perché allo stato attuale delle cose manca ancora il lavoro di costruzione del progetto sia dal punto di vista pedagogico, sia di quello della verifica di fattibilità sulla scorta delle risorse professionali (insegnanti) effettivamente disponibili. I mesi estivi serviranno ad elaborare i dettagli. Non c'è dubbio che l'introduzione dell'inglese in prima elementare e l'aumento delle ore di tedesco (da sei a nove) rappresenta una sfida dell'autonomia della scuola e richiede precise assunzioni di responsabilità. C'è infatti il rischio di tradire le aspettative delle famiglie come esiste l'eventualità che possa venire stravolto il percorso formativo degli alunni.
La preoccupazione di non tradire le aspettative delle famiglie è però il primo pensiero della dirigente scolastica Margherita Bianchi dell'Istituto comprensivo Merano 1 dove si farà la sperimentazione: «Con il pool delle insegnanti interessate, stiamo eleborando nei dettagli il progetto educativo - dice - un impegno gravoso al quale non ci sottrarremo e siamo convinte che alla fine ne risulterà un ottimo lavoro dove saranno rispettati tempi e percorsi formativi dei bambini. La nostra sfida al futuro della scuola è già cominciato».
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