Secondo Unitalia, che ha presentato una mozione in consiglio provinciale, la sovrintendente Bruna Rauzi «o continua a fare la sovrintendente o fa l'attivista di partito. La rivoluzione scolastica trilingue e le fumose sperimentazioni "rauziane" hanno come unico scopo quello di rendere ancora più nebulosa la questione legata all'insegnamento di altri idiomi. La proposta, se davvero volesse avere i crismi di una vera e propria novità, dovrebbe comprendere, con l'ottenimento della maturità, il parallelo riconoscimento della conoscenza della seconda lingua e quindi assegnazione automatica del patentino. Fino a quando ciò non avverrà, e quindi la scuola dimostrerà carenze didattiche, sempre rilevate nell'insegnamento della seconda lingua, appare assurdo parlare di scuola trilingue. La Rauzi deve smetterla di tentare scalate politiche con queste argomentazioni».
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