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La
norma di attuazione richiesta
La
lettera a Prodi del 1996
Le
risposte
La
delibera che vieta la compresenza
L'iniziativa
dei genitori di Bolzano
Dalla
stampa di Bolzano
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La
lettera al sottosegretario Bressa
All'Onorevole
Gianclaudio Bressa
Sottosegretario di Stato con delega per i problemi delle minoranze linguistiche
ROMA
Per il tramite del
Commissariato del Governo
BOLZANO, 27 ottobre 2000
Oggetto: tavolo di confronto sullo sviluppo dell'autonomia altoatesina.
Onorevole sottosegretario,
Abbiamo appreso della prossima istituzione di un tavolo di confronto sullo sviluppo dell'autonomia altoatesina.
La nostra Associazione porta avanti da anni la richiesta dell'istituzione di una scuola plurilingue in Alto Adige; che le autorità politiche locali ci vieta in nome di una interpretazione, a nostro parere restrittiva, dell'art: 19 dello Statuto di autonomia.
Desideriamo fare presente che nella provincia di Bolzano soprattutto l' apprendimento della seconda lingua tedesca costituisce ancora un problema gravoso per la popolazione di lingua italiana.
Di fatto, nonostante anni e anni di studio del tedesco, gli studenti di lingua italiana non riescono a conseguire una preparazione scolastica sufficiente ad un loro corretto inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni.
Per contrastare questi esiti e in presenza di una scarsa iniziativa da parte delle autorità scolastiche locali, gruppi di genitori che noi rappresentiamo come associazione hanno proposto e sostenuto, in questi anni, sperimentazioni di uso veicolare della lingua tedesca nelle scuole italiane, secondo i principi dell' immersione linguistica. Analogamente a quanto avviene in altri Paesi, si è chiesto di spostare l' attenzione dalla lingua ai contenuti da essa veicolati. In questo modo nelle scuole in lingua italiana potrebbero essere realizzate lezioni non tanto di tedesco come lingua seconda, ma piuttosto di geografia o storia o di altre materie in lingua seconda.
Tuttavia tali sperimentazioni, assieme a molte altre iniziative volte a favorire l' incontro e il contatto fra ragazzi dei due gruppi italiano e tedesco, non trovano l' appoggio della Giunta provinciale di Bolzano, che, come gia' detto, ostacola ogni innovazione nel settore, soprattutto adducendo presunte incompatibilità con l' articolo 19 dello Statuto di autonomia per la regione Trentino Alto Adige.
Emblematica in tal senso è una ormai storica deliberazione della Giunta provinciale, la n 380 del 5 febbraio 1996, che vieta qualsiasi forma di compresenza fra insegnanti di madrelingua italiana e tedesca in una stessa classe. Questa deliberazione, di cui abbiamo chiesto inutilmente al Presidente Durnwalder la revoca, pretende di fornire una sorta di interpretazione autentica dello Statuto di autonomia, laddove una tale interpretazione spetta al governo, che per Statuto ha il compito di emanare le norme di attuazione nelle materie attribuite dallo Statuto alla competenza provinciale.
Abbiamo a suo tempo chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri della Pubblica Istruzione e delle Regioni di provvedere con urgenza ad emanare una specifica norma di attuazione a tutt'oggi mancante in materia di insegnamento della seconda lingua nelle scuole della provincia di Bolzano e allo scopo abbiamo sottoposto alla loro attenzione e a quella dei Presidenti della Commissione dei SEI e della Giunta provinciale di Bolzano, un testo che ha costituito oggetto di una petizione popolare e che ha raccolto piu' di diecimila firme da parte di cittadini di lingua italiana e tedesca della provincia di Bolzano.
La norma che noi abbiamo proposto ha lo scopo di consentire l' insegnamento in "immersione linguistica " in provincia di Bolzano a partire già dalle scuole materne e di impegnare la Giunta provinciale e le autorità scolastiche all' elaborazione di un piano straordinario di intervento volto a definire in tempi brevi interventi adeguati. La norma proposta prevede anche la piena legalità dell'insegnamento in compresenza da parte di insegnanti di lingua italiana e tedesca.
Chiediamo pertanto di partecipare al tavolo di confronto sullo sviluppo dell'autonomia altoatesina, in modo da poter ottenere risposta alla nostra richiesta.
Ringraziando, si porgono distinti saluti.
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Bolzano, 27ottobre 2000 |