Le forme di insegnamento della seconda lingua nelle scuole altoatesine di lingua italiana, oggetto di discussione negli ultimi giorni, sono state illustrate oggi in Giunta provinciale a Bo0lzano dall'assessore competente Luisa Gnecchi. "Ci ha chiarito - ha detto il presidente della provincia Durnwalder in conferenza stampa - che si tratta di dare attuazione alla delibera assunta oltre un anno fa dalla Giunta, arricchendo i contenuti delle ore di seconda lingua." Durnwalder ha premesso che in tema di insegnamento scolastico si cerca sempre "di speculare politicamente sulle interpretazioni" e ha ribadito che le tipologie di scuola in Alto Adige sono tre: quella tedesca, quella italiana e il modello ladino. "Non siamo disponibili all'immersione ma siamo favorevoli a metodi e sperimentazioni che non contrastano con l'articolo 19 dello Statuto e che aiutano ad imparare meglio la seconda lingua o l'inglese." A tale proposito il Presidente ha rimarcato che "la Giunta provinciale rispetta la libertà di insegnamento dei docenti ma resta un suo compito quello di fissare le direttive." Che nello specifico sono: possibilità di aumentare fino al 50% le ore di insegnamento della seconda lingua; possibilità di scegliere il contenuto con cui riempire tali ore ("si può liberamente discutere di storia, geografia, cultura o quant'altro nell'ora di seconda lingua" ha detto Durnwalder); valutazione scolastica riferita esclusivamente alla conoscenza della seconda lingua, non al contenuto; mantenimento della materia curricolare nella madrelingua. "Ogni sforzo in questa direzione è benvenuto - ha concluso Durnwalder - e mi rallegro che anche il gruppo italiano abbia compreso che la conoscenza della seconda lingua è un arricchimento."
Scheda:l'articolo 19 dello statuto di autonomia
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